ARCHEOTREKKING
A CURA DI ANTONIO ALFANO
Masseria La Chiusa – Masseria Procura:
Luogo di partenza: parcheggio agriturismo Masseria La Chiusa
Lunghezza: 2.8 Km A/R
Dislivello in salita: 164 m
Dislivello in discesa: 61.2 m
Livello di difficoltà: T (turistico)
Durata: 2.5 ore
Costo (assicurazione compresa) : 12.00€
Partendo dal parcheggio di Masseria La Chiusa, inizia un percorso su terra battuta in cui si incontrano alcuni dei paesaggi più naturali che la Valle dello Jato può offrire. La parte alta delle colline a destra del percorso è infatti stata abbandonata dall’agricoltura da più di 30 anni e questo ha permesso alla macchia mediterranea ed al pascolo naturale di svilupparsi. Molto suggestivo è il profondo dislivello che si intravede tra la parte più alta delle colline (circa 600 m s.l.m.) ed il Pizzo Mirabella, con una parete verticale precipite che si eleva per quasi 500 m. Nel Vallone Procura si riconoscono numerose specie ripariali tra cui felci e salicone. Nel punto più alto dell’itinerario si raggiunge un affioramento di travertino che ha conservato fossili di vegetali al di sopra del quale, sul pianoro, si distinguono le strutture dirute del dazio doganale noto come Procura di Camporeale. Gli uffici della Procura erano provvisti anche di luoghi di alloggio, cambio cavalli ed ammasso dei beni agricoli del territorio. Tra strette gole e vegetazione mediterranea raggiungeremo l’albero più antico della Valle dello Jato, un ulivo testimone di un paesaggio agricolo molto diverso e parleremo delle numerose aree archeologiche che si incontrano nel tragitto. Osserveremo anche le strutture - bottini e chiuse - dell’acquedotto costruito negli anni ’20 del XX secolo e che portava l’acqua a Partinico.